domenica 12 gennaio 2014

Scrive Marina

Ieri dopo l'incontro sono andata a ballare tango. tornata a casa ho riflettuto: 
"Cada milonga es un arduo ejercicio de AutoEstima: entro y una voz me dice al oido "sos un desastre" o "nadie quiere bailar con vos". El ejercicio consiste en ignorar olimpicamente esa voz e invitar con una sonrisa a mis bailarines. Terminar la noche FELIZ y sabiendo que cada abrazo es un hermoso encuentro conquistado y que no estamos ahi para ser juzgados. Solo para disfrutar! Asi en el tango como en la vida."

Traduco: 
"Ogni serata di tango è un arduo esercizio di AutoEstima: entro nella sala e una voce mi dice dentro "sei un disastro" o "nessuno vuole ballare con te" (o qualche altro commento del genere). L'esercizio consiste nell'ignorare completamente quelle voci e guardare sorridente i ballerini, invitandoli a ballare con lo sguardo. Finisce la serata e sono felice, perché in ogni abbraccio c'è stato un incontro e una conquista di me stessa, perché nessuno di noi è li per essere giudicato. Soltanto per stare bene ballando! Così nel tango come nella vita!"

Quella frase, "Asi en el tango como en la vida"  la ripete sempre il mio maestro di tango a Buenos Aires, Gustavo Benzecry Saba, ballerino e filosofo. 

Quindi, cosi nel tango come nella vita, le paure ci sono sempre, l'importante è non ascoltarle (almeno non tutto il tempo...). 

Besos a todas!